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Fiscalità ecommerce e dropshipping
Per quanto invece riguarda la fiscalità digitale di e-commerce in dropshipping, queste attività sono tenute al pagamento della Web Tax?
Molto dipende dalla configurazione dell’e-commerce e/o del dropshipping in questione.
Nel caso, ad esempio, di aziende che incontrino i requisiti per usufruire di regime forfettario, non è previsto il pagamento della Digital Tax; al contrario si applica un’imposta sostitutiva che per i primi 5 anni di attività è fissa al 5%, mentre torna ad equipararsi alle imposte ordinarie (15%) solo a partire dal sesto anno.
Anche nel caso del dropshipping il criterio di base riguarda la provenienza e la destinazione delle merci, e soprattutto se la transazione commerciale ha carattere B2B (business-to-business, da un’azienda produttrice a una realtà commerciale o fornitore di servizi) oppure B2B (business-to-consumer, dall’azienda produttrice al consumatore finale).
Fiscalità Affiliate Marketing
Discorso analogo vale per la fiscalità digitale dell’affiliate marketing ovvero delle affiliazioni : in questo caso il Fisco stabilisce un’equiparazione fra l’affiliate marketing e le attività di mediazione, che prevede, nel caso in cui l’attività sia svolta in modo continuativo, l’applicazione di apposito regime IVA.
Se però i guadagni maturati con le affiliazioni non superano la soglia annuale di 65.000 euro si può ricorrere anche in questo caso a regime forfettario, che prevede imposta sostitutiva del 5% ed esonera dal versamento della Digital Tax (salvo nuove modifiche di ordine comunitario).
Qui puoi approfondire tutto sulle imposte dell’affiliate marketing
Fiscalità della pubblicità online
Anche la pubblicità online e l’advertising (qualora non ricadano sotto l’egida dell’affiliate marketing) sono soggetti naturalmente a tassazione, in quanto facenti parte di un discorso più ampio sulla fiscalità digitale.
Nel caso di vendita di spazi pubblicitari virtuali, infatti, si presuppone la loro costante presenza sul Web, e quindi il carattere continuativo che non rende la pubblicità online equivalente al lavoro occasionale o alla prestazione autonoma.
La Digital Tax, però, fa riferimento nello specifico a “forme di pubblicità” presentate agli utenti attraverso l’uso dell’interfaccia digitale di riferimento e potrebbe, quindi, essere effettivamente applicabile alla pubblicità online, nel caso in cui quest’ultima raggiunga un volume di introiti così elevato da giustificare la presenza di imposta.
Resta infatti invariata la soglia minima al superamento della quale scatta l’obbligo di trattenuta Digital Tax, ma solo e soltanto nel caso in cui la fiscalità digitale superi i 5,5 milioni di euro maturati nel corso dell’anno solare di riferimento.